Grazie anche alla crescente diffusione dell’IoT, il 2015 sembra essere l’anno del Mobile Health e secondo il report di Research2Guidance, MHealth app developer economics 2014, nel 2017 raggiungerà un giro di affari di oltre 25 miliardi di dollari!
MHealth: un settore in continua crescita
Da quelle più semplici, come i “reminder” via SMS delle visite ai trattamenti personalizzati. Dal 2013, nell’App Store di Apple, si è assistito a un incremento del 106% delle Health app, e quasi un quarto delle applicazioni riguarda la gestione delle patologie e delle relative terapie.
Oggi, 1 applicazione su 10 è in grado di interconnettersi con un dispositivo o un sensore, fornendo biofeedback e dati sulle funzioni fisiologiche del paziente. Ma è anche in grado di connettersi a reti social (dal 26% al 34% del totale), e questo dato evidenzia l’importanza del social networking per stimolare la partecipazione dei consumatori.
Non c’è dubbio che il settore MHealth sia in forte ascesa e in meno di due anni potrebbe dare ai fornitori di dispositivi una possibilità di guadagno pari a 6,6 miliardi di dollari. I servizi di monitoraggio, come ad esempio quelli per la gestione delle malattie croniche, rappresenteranno il 65% del mercato (15 miliardi di dollari), e tutto sempre entro il 2017!
L’importanza di essere… Apple Watch!
Tra le grande aziende che stanno cercando di conquistare questo settore, non poteva mancare Apple che non soltanto quest’anno si è impegnata nel lancio dell’Apple Watch ma ha portato avanti anche progetti paralleli come il ResearchKit.
Presentato a marzo di quest’anno, ResearchKit è un framework open source progettato per la ricerca medico-sanitaria, che aiuta medici e scienziati a raccogliere i dati dei partecipanti agli studi clinici con una frequenza e un’accuratezza superiori alla media, utilizzando app per iPhone. Istituti di ricerca di livello internazionale hanno già sviluppato app con ResearchKit per studi su asma, tumore al seno, malattie cardiovascolari, diabete e morbo di Parkinson.
A questo punto chissà cosa avranno in serbo le altre aziende…
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