Secondo il Business Week, con 50 milioni attivi, Tinder è la nuova App “colla”, che in media viene controllata dagli utenti 11 volte al giorno per sette minuti ognuna, contro i soli 40 minuti al giorno spesi su Facebook. Il 45% degli utilizzatori di Tinder ha un’età compresa tra i 25 e i 34 anni mentre il 38% tra i 16 e i 24 anni. Ogni giorno avvengono 26 milioni di matches.
Nato nel 2012 dalla mente geniale di Sean Rad, studente all’University of Southern California, Tinder si basa sulla ricerca dell’anima gemella online. Accedendo alla App, in pochi secondi è possibile valutare, tra una pioggia di fotografie, se quella è la persona che stai cercando o no. Se l’amore è corrisposto scocca il matches con la possibilità di conversare in chat con il lui o con la lei scelta e chissà da cosa potrebbe nascere cosa…
Siamo proprio sicuri che un’App come Tinder non possa essere anche un’opportunità per un’azienda?
A fare da esempio è l’esperienza di Gilette che preoccupata dalla moda degli hipster ha pensato bene di sfruttare il potenziale dell’App per un’indagine molto produttiva eseguita appunto dagli “esperti della prima impressione”. Su un campione di 100,000 profili valutati è risultato che le donne preferiscono gli uomini rasati: ovvero senza barba si può ottenere il 37% in più di match. Il resto è storia, sito e creatività declinata in stile Tinder con tanto di consigli.
Ma come funziona Tinder?
Accedi alla App tramite Facebook e sei subito al centro dell’azione. In pochi secondi iniziano ad apparire le prime fotografie. Per dare l’apprezzamento è sufficiente fare swipe verso destra. Se invece il profilo di un utente non ci convince, basta fare swipe verso sinistra. Il like è anonimo, per la gioia dei più timidi. Se il profilo, a cui avete dato un like, a sua volta ha messo un like al vostro, scatta il matches e può partire la conversazione in chat oppure proseguire nella ricerca.
Secondo il Global Web Index, il 45% degli utilizzatori di Tinder ha un’età compresa tra i 25 e i 34 anni mentre il 38% tra i 16 e i 24 anni.
Perché Tinder può essere utile per le aziende?
Pianificare sulle dating App vuol dire oggi raggiungere un’audience, compresa tra i 25 e i 34 anni, coinvolti emotivamente di più rispetto ad altri social network, e tutto questo investendo un budget ridotto rispetto agli altri canali. Infatti le tariffe risultano essere molto vantaggiose, ma il problema è capire in che modo sfruttare le potenzialità di questa App in base alle sue peculiarità .
Come tutte le App di dating online, Tinder assicura spazi unici e prima inesplorati ma come tutti ha le proprie regole del gioco, quindi per poterle sfruttare bisogna conoscerle. È possibile proporre annunci pubblicitari legati alla città , o al quartiere, eventi, iniziative negli store o nei musei.
“La piattaforma di Tinder è una manna per gli inserzionisti perché offre utenti molto coinvolti emotivamente. “
Max Marine, junior partner and director of business development at Venture1st
“C’è un tasso di “swipe right” (la reale call to action dell’App) di oltre il 20% sui Promoted Profile, i profili legati ai brand. In pratica, per ogni profilo aziendale promosso sull’App, 1 su 5 utenti si mostra disponibile ad instaurare una relazione con il brand.”
Sean Rad, co-founder di Tinder
Prima di scartare a prescindere questa opportunità perché troppo lontana dalla vision del vostro brand, pensate all’iniziativa dell’Amnesty International Australia. Durante la Giornata internazionale della donna, ha fatto trovare agli utenti nel proprio streaming flow un profilo con dei visual che invitavano a riflettere sulla disparità di diritti nelle diverse parti del mondo. Un modo originale per sensibilizzare sul tema!
E allora voi cosa decidete Nope o Like?
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